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Progetto Next e sport di prossimità: ecco il report del webinar

Un incontro in videoconferenza con i partner del progetto per pianificare i prossimi interventi in tema di promozione della salute e del movimento

Giovedì 3 settembre si è tenuto il webinar internazionale “NEXT step for GAPPA - Moving people from below" (Next prossima tappa per il Gappa - Muovere le persone dal basso) organizzato dall'Uisp nell’ambito del progetto europeo NEXT, di cui l'Uisp è capofila. L’incontro è stato trasmesso in streaming sulla pagina Facebook Uisp nazionale: GUARDA IL VIDEO DEL WEBINAR (in lingua inglese)

Si è trattato di un’occasione importante di approfondimento delle tematiche previste dal progetto, in cui è stato sviluppato il nesso di coerenza tra il suo obiettivo, promuovere l’attività fisica nei contesti di prossimità come i condomini, e gli obiettivi del Piano d’azione Globale per l’attività fisica (GAPPA) prodotto dall’OMS. Quest’ultimo, adottato dai 194 Stati che hanno partecipato all’Assemblea mondiale della salute che lo ha lanciato nel maggio 2018 ha ha lo scopo di stimolare l’attivazione di collaborazioni trasversali e intersettoriali, tra istituzioni e società civile, affinché si possa essere efficaci nella lotta alla sedentarietà. Non a caso il titolo del Piano d’Azione è: “Persone più attive per un mondo più sano”.
Il progetto NEXT, in continuità con altri due precedenti progetti europei Uisp ActiveVoice e Impala, oltre a condividere le migliori pratiche nella promozione dell’attività fisica, come la metodologia proposta nei condomini sperimentata dalla Uisp a Milano, Sassari e Reggio Emilia, è un’opportunità per sviluppare le capacità di azione e di advocacy nei confronti dei diversi livelli istituzionali: amministrazioni locali, Regioni e Nazionali. Il webinar è stato parte integrante della riunione di avvio del progetto la cui prima parte si è tenuta lo scorso giugno. All’evento hanno partecipato i diversi partners europei: Italia, Danimarca, Croazia, Romania, Spagna e Germania. L’introduzione della moderatrice Raffaella Chiodo Karpinsky, delle politiche internazionali Uisp, ha ricostruito il percorso in cui l'Uisp è stata impegnata a livello internazionale attraverso i progetti europei, che hanno portato alla realizzazione di alcuni importanti strumenti a disposizione dell’associazione, dell’opinione pubblica e delle istituzioni legate alla prevenzione e lotta alla sedentarietà. Tra questi le pubblicazioni delle Strategie per l’attività fisica prodotte dall’OMS Ufficio Europa e del Piano d’azione Globale per l’attività fisica, tradotto in lingua italiana e gratuitamente disponibili on line sul sito della Uisp e dell’OMS. 

Stefano Pucci, responsabile politiche per la salute e inclusione Uisp, nella sua relazione ha ribadito che l’esperienza Uisp è la prima strutturata in Italia, ed è stata valutata in maniera molto positiva in Europa. Grazie a questo progetto il modello di attività sperimentato dall'Uisp a Sassari, Milano e Reggio Emilia, potrà essere replicato ovunque i contesti condominiali lo consentano. Nella sua relazione ha illustrato il percorso che ha caratterizzato le esperienze di advocacy per la promozione dell’attività fisica in Italia, partendo dal livello locale, passando per le Regioni e in fine con i Ministeri. Un percorso importante per far comprendere la capacità di relazione necessaria per interagire con le istituzioni e raggiungere l’obiettivo di rendere più attiva la popolazione nel nostro paese e in Europa. Stefano Pucci ha portato ad esempio, a questo proposito, quanto costruito in Lombardia, regione duramente colpita dalla pandemia, anche in queste ultime settimane. Infatti, grazie alla pressione costante sulle istituzioni è stato possibile invertire la tendenza che non prevedeva la ripresa delle attività fisiche insieme alla riapertura delle scuole.

All’incontro sono intervenuti la prof.ssa Fiona Bull dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha curato il Piano d'Azione Globale per l'attività Fisica, e Mogens Kirkeby, presidente dell'ISCA-International sport and culture association, di cui la Uisp fa parte. Il loro contributo ha permesso di offrire ai partecipanti una panoramica a livello internazionale in termini di contenuti, analisi ed elaborazione sulla lotta alla sedentarietà, in particolare nello scenario mondiale reso sempre più preoccupante a causa della pandemia. Le sfide per l’immediato e per il futuro sono inedite e ci pongono di fronte alla necessità di intensificare i nostri sforzi per invertire la tendenza universale della sedentarietà. I dati lo dicono chiaramente: l'attività fisica ha subito un arretramento drastico nell’agenda delle priorità politiche successivamente alla comparsa e allo sviluppo della pandemia. Eppure questa resta una delle principali cause di mortalità. La sfida odierna è rafforzare le nostre argomentazioni e i nostri strumenti per riportare nella parte alta dell'agenda politica la lotta alla sedentarietà per il benessere fisico, sociale e psicologico delle persone. 

La professoressa Bull nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di “continuare nella promozione del Piano d’Azione per l’attività fisica perché oggi risulta ancora più necessario. La scelta dell'Uisp di tradurre e pubblicare il Piano rappresenta un esempio importante. Del resto il primo step della sua promozione è renderlo accessibile a più persone possibile. Dobbiamo cercare di essere chiari e dimostrare che investire nell’attività fisica è un bene per la salute e per l'ambiente. Perciò questo è il momento di investire! Investire in termini di creazione di spazi pubblici per praticare attività fisica e sviluppare la consapevolezza nelle persone sulla necessità di essere fisicamente attivi. In questi mesi abbiamo visto che è stato possibile promuovere comportamenti a livello universale, come l’importanza del distanziamento sociale per combattere il Covid. Andrebbe fatto lo stesso per l’attività fisica: abbiamo un’occasione unica per promuovere questo tipo di messaggio, in Italia e nel mondo. Nella scuola ad esempio. La riapertura prevede l’attività fisica tra le priorità?”.

La prof. Bull invita a farlo con creatività e competenze proseguendo nella azione di advocacy nei confronti di tutti gli stakeholders. Il prossimo step sarà la presentazione, prevista nel mese di novembre, delle nuove linee guida per l’attività fisica che l’OMS ha elaborato nel corso di questi mesi. Infatti, il lavoro sullo sviluppo delle indicazioni contenute nel Piano d’azione non si è mai fermato e metterà a disposizione un altro importante strumento per la promozione dell’attività fisica. In linea con quanto affermato dalla prof.ssa Bull, Stefano Pucci nella sua relazione ha ricordato che “anche il lavoro della Uisp non si è fermato e nel mese di ottobre è prevista la ripresa del percorso con il ministero della Salute, insieme a tutte le aziende sanitarie e agli assessorati delle regioni e dei comuni, con una tappa di formazione comune per poter costruire sempre più attività fisica per i cittadini e in favore del movimento. La settimana scorsa è stato approvato in Italia il Nuovo Piano nazionale di prevenzione e dal mese di novembre partiranno i piani regionali e quindi riprenderemo con loro la formazione già prevista nei mesi precedenti e che era stata interrotta a causa della pandemia”.

Al webinar hanno partecipato i rappresentanti dei partner europei del progetto: Isca (International Sport And Culture Association), Danimarca; Ssiz (Sportska Zajednica Istarske Zupanije), Croazia; Ajspt (Asociatia Judeteana Sportul Pentru Toti Suceava), Romania; Uniclam (Universita degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale), Italia.Fundaciò Ubae, Spagna; Dtb (Deutscher Turnerb Bund), Germania. (di Raffaella Chiodo Karpinsky)

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