Progetti
"Pronti, partenza, via!": il primo bilancio a sei mesi dal lancio
A sei mesi dal lancio di "Pronti, partenza, via!", il nuovo progetto per la promozione di un sano stile di vita tra i bambini di dieci città italiane, proviamo a tracciarne un primo bilancio con Daniela Rossi, che insieme a Marta Giammaria segue la direzione operativa del progetto per l’Uisp: “Da un lato abbiamo sperimentato l'intervento degli educatori Uisp nelle scuole, e i prossimi mesi saranno fondamentali per espandere questo intervento e testare il modello educativo di "Pronti, partenza, via!" con bambini, genitori e insegnanti. Dall'altro lato le città si sono concentrate sulla parte strutturale del progetto, ovvero la riqualificazione delle strutture e dei centri sportivi individuati. Impresa complessa anche per le questioni di carattere burocratico e per le procedure amministrative". Oltre le attività scolastiche ed extrascolastiche, incentrate sul gioco e sulla promozione di una corretta alimentazione, grazie a “Pronti, partenza, via!” sono state riqualificate nelle periferie delle dieci città, strutture e aree degradate da destinare ad attività sociali e sportive.
Nel secondo semestre è prevista la "messa a regime": “A partire da settembre cominceranno le attività nei centri, le proposte rivolte ai bambini in ambito non scolastico. Si possono così sviluppare a pieno tutte le potenzialità del progetto, si può dispiegare al meglio quello che è il vero punto di forza: l'offerta ai quartieri di un punto di aggregazione sociale e di attività per tutta la popolazione, all’interno del quale organizzare anche dei veri e propri punti di informazione per offrire consulenza alle famiglie, grazie all’aiuto di pediatri, nutrizionisti e medici dello sport. Dobbiamo cominciare già da ora a ragionare sul futuro di queste aree dopo i tre anni del progetto, affinché continuino a vivere associativamente. Non vogliamo che diventino dei contenitori vuoti”.
Ricordiamo che “Pronti, partenza, via!” è un progetto promosso da Save the children e Kraft Foods Foundation, e realizzato in collaborazione con Uisp e Csi: “E’ un progetto ambizioso anche nel metodo – aggiunge la Rossi – Ogni città prevede una cabina di regia condivisa da Uisp e Csi, all’interno della quale programmare le iniziative e gestire la dislocazione delle risorse umane. Non è scontato che due Enti di promozione sportiva lavorino su di un obiettivo condiviso: le diversità delle due associazioni, che costituiscono una risorsa, si devono misurare e confrontare. Per questo stiamo organizzando per gli inizi di ottobre una convention delle città, per capire quali meccanismi vadano meglio ‘oliati’, se e come migliorare i livelli di condivisione”.
(F.Se.)
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