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"Queering football": l'Uisp contro l'omofobia

Nei giorni scorsi si è molto parlato della bagarre tra Mancini e Sarri per gli insulti omofobidell’allenatore del Napoli a quello dell’Inter, conclusasi con le due giornate di squalifica per l’allenatore del club partenopeo. Al netto delle polemiche, quello che è certo è che il problema dell’omofobia all’interno del mondo del calcio esiste, e merita una risposta che vada oltre l’indignazione causata dal singolo episodio.
Per questa ragione l’Uisp ha scelto di prendere parte al progetto europeo Queering football, che partirà il 29 e 30 gennaio a Vienna con il primo incontro di coordinamento. Il progetto, di durata biennale e cofinanziato dall’Unione europea attraverso la linea Erasmus + Sport, ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tema dell’omofobia nel calcio, attraverso la realizzazione di campagne mediatiche in occasione dei grandi eventi sportivi, come gli Europei del 2016, e attraverso la creazione di un programma di formazione e workshop rivolto a giornalisti e atleti. 

Il progetto è realizzato in partnership con VIDC/FairPlay, istituto viennese per il dialogo internazionale e la cooperazione, EGLSF (Federazione Europea Sportiva Gay e Lesbiche), FSE (Rete europea dei tifosi di calcio), FSGL (Federazione sportiva francese gay e lesbiche), Spolint Institute (centro di ricerca sloveno su sport e sociale).
Queering football è il seguito ideale del progetto Football for equality II, concluso nel 2013, grazie al quale è stata prodotta la mostra “Contro le regole”, che racconta le storie di celebri atleti del passato e del presente che hanno dichiarato la propria omosessualità. La mostra è tuttora a disposizione dei Comitati Uisp che ne vorranno fare richiesta, scrivendo a politichedigenere@uisp.it.

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