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Si corre! A Ferrara l’atletica coinvolge nuovi piccoli atleti

Il progetto “Chi gioca in prima base” prosegue le sue attività in tutta Italia. Dal campo scuola G. Lenzi di Ferrara l'esperienza delle educatrici Barbara e Ylenia

 

Atletica, ginnastica e nuoto sono gli sport centrali del progetto Uisp “Chi gioca in prima base”, finanziato da Sport e Salute Spa in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport / Presidenza del Consiglio dei Ministri. Attraverso la collaborazione di ASD, SSD e direttamente dai Comitati territoriali Uisp, le attività sono partite in quasi tutta Italia e coinvolgono la fascia giovanile con protagonisti bambini e bambine e ragazzi e ragazze dai 3 ai 14 anni. L’obiettivo è quello di contrastare, prevenire e ridurre la sedentarietà, l’obesità, l’isolamento e il disagio psico-sociale attraverso l’offerta di attività sportiva gratuita finalizzata allo sviluppo delle abilità motorie di base, contribuendo in tal modo alla riduzione dei rischi per la salute.

Il nostro primo viaggio in questo progetto inizia dal campo scuola G. Lenzi di Ferrara dove l’operatrice Uisp Barbara Basaglia, insieme alla collega Ylenia, allena e gestisce un gruppo di 25 bambini alla scoperta dell’atletica. Maschi e femmine, dai 4 ai 12 anni, imparano a conoscere la pista in tartan, socializzano e sviluppano i primi schemi motori di base.

“Due volte a settimana – esordisce Barbara – i bambini svolgono diverse attività sportive. Alle volte utilizziamo la pista e l’attrezzatura del campo, altre volte ci alleniamo sui lanci sfruttando al meglio il campo in cui svolgiamo l’ora di sport. Gli esercizi che organizziamo non sono completamente strutturati sull’atletica, perché i partecipanti sono molto piccoli. Proviamo, infatti, tanti giochi con l’intento di sviluppare gli schemi motori di base dei bambini e fino all’età di 10 anni ci concentriamo su questo aspetto”. Per i più grandi, invece, una particolare attenzione è rivolta alle capacità coordinative. L’impronta seguita è questa, ma lo svolgimento della lezione può cambiarla.

Il gruppo è nuovo a queste situazioni vista la presenza di alcuni bambini provenienti dal calcio e di altri invece che si approcciano per la prima volta allo sport. “I piccolini sono, giustamente, spaesati – afferma Barbara – ma anche quelli più grandi che si avvicinano a questo tipo di attività sono disorientati e lo vedi da come si muovono rispetto a chi invece è abituato a svolgere sport regolarmente. Abbiamo notato che alcuni sono molto partecipativi, altri invece scappano e siamo costretti a richiamarli con la falsa minaccia dell’arrivo della mamma”.

“Uno degli aspetti più belli – sottolinea Barbara – è sicuramente l’arrivo al campo. Il fatto che arrivino felici e pieni di voglia di parlare è una cosa che ti porta a ridere e a essere entusiasta quanto loro. Sono le piccole cose le parti più belle di queste esperienze. Il sorriso, un abbraccio che non ti aspetti”.

Quali sono i benefici del progetto? “Sicuramente la conoscenza di qualcosa di nuovo è utile per loro. Allenare sviluppando gli schemi motori di base come i salti, la corsa e il rotolamento è fondamentale. In più – aggiunge Barbara – bisogna evidenziare che lo stare insieme porta i bambini, compresi quelli più piccoli, a socializzare tra di loro, senza dare peso alla differenza di età”. L’obiettivo è quello di organizzare dei giochi tutti insieme con vantaggi sia dal punto di vista fisico che mentale.

L’attività fisica, insieme alla parte mentale, risulta essenziale per questa fascia d’età. È poi necessario gettare delle basi importanti, non tanto per raggiungere determinati obiettivi ma per un benessere personale.

Sotto questo punto di vista, risulta cruciale il ruolo di Barbara e Ylenia. “Cerchiamo – conclude Barbara – di essere da una parte allenatrici e dall’altra educatrici. L’obiettivo più importante di questo progetto è quello di costruire un gruppo più sereno possibile, per portare i bambini a vivere momenti belli con la speranza che un domani questi piccolini continuino a fare attività sportiva in modo positivo”. (Sergio Pannocchia)

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