Il 15 e il 16 febbraio si è svolto a Budapest il kick off meeting del progetto “Spin Women”, di cui l’Uisp è partner, incentrato sul coinvolgimento nelle attività sportive di donne migranti e rifugiate. La due giorni ungherese non è stata focalizzata solo sugli aspetti gestionali del progetto, ma è stata anche un’occasione per incontrare diverse organizzazioni sportive di base che, insieme all’associazione Mahatma Ghandi for Human Rights, lavorano quotidianamente per aiutare le fasce di popolazione più colpite dalla recrudescenza dell’estrema destra locale: rifugiati, migranti e rom.
Capofila di Spin Women è l’associazione austriaca VIDC, l’Uisp è partner insieme alla associazioni di altri cinque paesi (Finlandia, Germania, Irlanda, Portogallo, Ungheria) e le principali attività che verranno portate avanti nei due anni di progetto sono: una ricerca sulle strategie di inclusione delle donne migranti nelle attività sportive, un corso di formazione per operatori, un programma di trasmissione bilaterale delle competenze (mentoring), due conferenze pubbliche di sensibilizzazione e diffusione, l’organizzazione di eventi sportivi dedicati alle donne durante la Settimana europea dello sport.
Il progetto Spin Women, finanziato dall’Unione Europea grazie al programma Erasmus + Sport, è l’ideale follow up di diversi progetti (Spin, E-spin, Sport Welcomes Refugees) incentrati principalmente su attività di ricerca e formazione, che hanno visto l’Uisp protagonista negli ultimi anni, insieme alle associazioni che costituiscono la rete informale Sport for inclusion. (Layla Mousa, ufficio progetti Uisp)
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