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Strategie OMS sull'attività fisica 2016-2025

A questo link è possibile sfogliare e scaricare l'edizione italiana della "Strategia per l'attività fisica OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità 2016-2020" per l'Europa, la cui edizione e traduzione è stata curata, su concessione, dall'Uisp: l'inattività è responsabile di un milione di decessi l'anno in tutto il continente e l'uso della bicicletta nelle grandi città creerebbe 76.000 posti di lavoro.
 
Questi sono soltanto due dei dati che emergono dal documento che si sofferma anche su consigli specifici: "l'OMS raccomanda agli adulti, anziani compresi, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a intensità moderata. Le raccomandazioni attuali insistono sui benefici per la salute di un'attività a intensità moderata e sul fatto che i livelli consigliati possono essere accumulati esercitandosi per intervalli relativamente brevi di tempo. Bambini e giovani dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa".
Entrando più nel dettaglio, il documento fissa i livelli di attività fisica per tre gruppi di età: giovani (5-17 anni), adulti (18-64) e anziani (dai 65 anni in su).

Di converso, il documento sottolinea la pericolosità della sedentarietà, indicata come il principale fattore di rischio per la salute che sarebbe responsabile di un milione di decessi all’anno (circa il 10% del totale) e di 8,3 milioni di anni persi, senza contare la disabilità. Inoltre, l’inattività fisica provocherebbe il 5% delle affezioni coronariche, il 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon. 

In Italia l’obesità ha fatto registrare un significativo aumento negli ultimi dieci anni – segnala il documento –, mentre in 46 paesi del mondo più della metà degli adulti sono sovrappeso o addirittura obesi e in diversi casi si sfiora quasi il 70% della popolazione adulta. E i più pigri sono le giovani di età compresa tra gli 11 e i 15 anni.

L'American Heart Association, dal canto suo, ha dettato sette regole d'oro salva-cuore che, tra l’altro, possono mettere al riparo dalle malattie croniche a carico dei reni. Ecco in estrema sintesi le raccomandazioni: astenersi dal fumo; mantenere i valori relativi a pressione sanguigna, colesterolo e glicemia nella norma; mantenere il giusto peso corporeo; rispettando una dieta sana; svolgere attività fisica. 

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