Progetti

Tran-Sport: azioni e collaborazioni verso la transizione sportiva

Martedì 5 novembre è stato presentato il progetto Uisp. Ecco le azioni che coinvolgeranno 40 Comitati Uisp e le voci dei partner

 

Il progetto nazionale Tran-Sport, che è stato presentato dall'Uisp a Roma martedì 5 novembre, coinvolgerà tutta l'Italia e durerà 18 mesi. Saranno 40 i Comitati Uisp coinvolti, tra regionali e territoriali, che insieme a diverse organizzazioni partner concretizzeranno azioni tese a promuovere la transizione sportiva nel nostro paese. 

Ad illustrare obiettivi ed ispirazione del progetto Uisp è stato Vincenzo Manco, responsabile Centro Studi e Terzo Settore Uisp, che ha spiegato come Tran-Sport faccia parte di un percorso iniziato con il progetto "SportPerTutti" e teso ad intervenire sulle gravi conseguenze sociali, economiche e sanitarie legate al Covid 19. "La riflessione sull'inserimento dello sport nel contesto delle politiche europee è iniziata con il lavoro svolto per inserire la deprivazione sportiva negli indici statistici europei e aumentare il fondo Erasmus + a disposizione, promuovendo partenariati pubblico-privato. Da questa riflessione è emerso il bisogno di un salto qualitativo della nostra mission, per essere protagonisti nei processi di transizione sociale, ambientale, economica: vogliamo esserci con il nostro contributo proattivo e qualificare lo sport come ecosistema di innovazione. In questa prospettiva la progettazione si pone come parte integrante del percorso di transizione sportiva, capace di valorizzare l’impatto prodotto sul benessere delle persone. Il nostro nuovo progetto vuole intervenire in questo campo attraverso azioni per riqualificare gli spazi urbani, rendere le città più sostenibili, adottare stili di vita attivi, intervenire su tutte le fasce di età e le persone fragili e intende farlo con uno sguardo attento all’Agenda 2030. Lo sforzo che chiediamo ai partner che ci accompagneranno in questo percorso, è quello di individuare nelle città e nelle politiche pubbliche il valore della pratica sportiva come strumento di sviluppo delle comunità, sostenendo la transizione sportiva e accentuando l'importanza della multidimensionalità della pratica".

Gli obiettivi esposti da Vincenzo Manco saranno raggiunti attraverso diverse azioni e collaborazioni descritte nel dettaglio da Silvia Saccomanno, coordinatrice del progetto, durante il panel di approfondimento “Avvicinare l’Italia all’Europa: il valore del territorio nella transizione sportiva e il ruolo del progetto Tran-Sport”.
"Tran-Sport è un progetto che interviene a vari livelli, nazionale, regionale e territoriale - ha detto Saccomanno - e che punta a valorizzare il ruolo dello sport, affinchè si rafforzi il suo valore trasversale all'interno della società. Lo sport è l'elemento funzionale e strategico del progetto, che si focalizza su tre obiettivi principali: valorizzare il ruolo dello sport e il suo impatto sui territori; promuovere, sperimentare, animare e far riconoscere il concetto di transizione sportiva; promuovere il concetto di mainstreaming sportivo, per qualificare lo sport in politica pubblica e come strumento a sostegno dei processi di promozione sociale, tutela della salute, sviluppo sostenibile e crescita economica, richiamati e promossi sia dalla Politica di Coesione dell’UE sia dall’Agenda 2030 dell’ONU".

Il progetto prevede la realizzazione di azioni di co-sviluppo, così suddivise: realizzazione di Living lab nazionali, regionali e territoriali; Spazi di sperimentazione sportiva; Piust e Pums. "I Living Lab sono tavoli di lavoro tematici, finalizzati a sperimentare ed animare la transizione sportiva - spiega Saccomanno - informando, sensibilizzando e coinvolgendo tutti gli attori interessati sugli obiettivi del progetto e sul riconoscere lo sport come tra i principali fattori europei di coesione e benessere sociale. Verranno organizzati, quindi, incontri sul territorio per agganciare realtà con le quali costruire percorsi virtuosi in termini di progettualità nuove o di consolidamento delle esperienze fatte. Dal lavoro dei Living Lab, quattro Comitati territoriali redigeranno un piano delle attività coerenti con il principio della transizione sportiva con progetti ed iniziative in grado di valorizzare l’impatto prodotto sui territori dallo sport in termini, sociali, ambientali ed economici da condividere con le amministrazioni comunali (PIUST- Piano Urbano di Transizione Sportiva - uno nuovo strumento di programmazione). Il Pums sportivo prevede, invece, che utti i Comitati coinvolti promuovano insieme ai Comuni la redazione del piano mobilità Casa-sport; Lavoro-sport; Scuola-sport, volto a favorire l’integrazione della mobilità sportiva nei PUMS-Piani urbani di mobilità sostenibile che devono essere redatti da tutti i Comuni con più di 100.000 abitanti. Gli Spazi di transizione sportiva, infine, prevedono l'identificazione, in territori caratterizzati da svantaggio geografico, come aree interne o non urbane, di luoghi o impianti per organizzare attività sportive e motorie, favorendo l’inclusione di soggetti fragili ed a rischio di emarginazione e come supporto all’invecchiamento sano e attivo". 

Alle azioni di co-sviluppo si affiancano le azioni pilota per la transizione sportiva: transizione sportiva sociale; transizione sportiva ambientale; transizione sportiva economica. "L’azione pilota per la transizione sportiva sociale prevede la realizzazione di tre attività, rivolte a fasce diverse di popolazione, dai bambini agli anziani: Voucher d'argento; A scuola di Exergames; Coach di ransizione sportiva. L’azione pilota per la transizione sportiva ambientale propone quattro diverse attività: Piani per la mobilità sostenibile sportiva; Bus&Trek; Mobilità sportiva accessibile e sostenibile; Impianti + e -, che si rivolgono con diversi approcci alla riqualificazione degli spazi sportivi in termini di sostenibilità ambientale. Infine, l’azione pilota per la transizione sportiva economica si focalizza su due iniziative: una piattaforma di crowdfunding, per sostenere progetti coerenti con il principio della transizione sportiva e il contest Tran-Sport per favorire iniziative di auto-imprenditorialità e auto-impiego attraverso la realizzazione di un servizio di
incubazione di idee".

Tran-Sport prevede una forte impronta collaborativa, con la strutturazione di reti sul territorio che condividano gli obiettivi e gli impegni del progetto. Queste reti ed alleanze saranno costituite sia da enti e amministrazioni locali, comuni, regioni, che da altre realtà e organizzaizoni del terzo settore che condividono la visione e la mission Uisp, tese alla coesione sociale e e alla sosotenibilità ambientale. In particolare, cinque partner collaboreranno alla realizzazione delle azioni pilota: Aism-Associazione italiana sclerosi multipla; Ecopneus; Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia; Infinity Hub; Unipolis.

Giovanni Cutini, marketing e comunicazione di Infinity Hub, è intervenuto alla presentazione nazionale di Roma, illustrando le attività e le strategie della società: "Infinity Hub finanzia e gestisce la riqualificazione energetica di grandi impianti sportivi. Riteniamo importante e strategico per noi la realizzazione di progetti di intervento in collaborazione con l'Uisp, puntando insieme all’efficentamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale".

Tommaso Manacorda, ricercatore e referente Osservatorio sclerosi multipla di Aism, ha detto: “La possibilità di partecipare attivamente alla vita sociale e alla collettività, vivendo lo sport come parte integrante della quotidianità, è fondamentale per le persone con disabilità o affette da patologie invalidanti. Per questo motivo, Aism ha scelto di partecipare a questo progetto. La sclerosi multipla è una patologia cronica che colpisce principalmente persone tra i 20 e i 40 anni. Fortunatamente, è una patologia curabile, negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti, e il successo delle Paralimpiadi è un chiaro esempio di come, nonostante la malattia sia devastante, lo sport possa svolgere un ruolo fondamentale per le persone che ne sono affette. Il nostro obiettivo è che lo sport diventi una parte normalizzata della vita di queste persone. Tuttavia, c'è ancora un ultimo passo da compiere per una vera normalizzazione, ovvero l'aumento delle strutture adatte alle diverse necessità delle persone con disabilità o affette da patologie invalidanti, come la sclerosi”.

Francesco Moledda della Fondazione Unipolis ha dichiarato: “I questo incontro si è parlato di diritto alla mobilità, un tema che per noi di Unipolis è molto importante. Abbiamo posto questo obiettivo al centro del nostro piano triennale, che è appena iniziato. Sono 565 i progetti presentati da organizzazioni non-profit; di questi, oltre 300 partecipano nella categoria disuguaglianze. La partecipazione a Tran-Sport è per noi naturale e ci auguriamo di dare un contributo rilevante con la nostra esperienza”.

GUARDA IL VIDEO DEL PANEL DI APPROFONDIMENTO con gli interventi di Silvia Saccomanno, Giovanni Cutini, Infinity Hub; Tommaso Manacorda, Aism; Francesco Moledda, Unipolis