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Uisp al Trento Film Festival: un'incursione nel sociale grazie al prog. Compagni di cordata

La montagna per tutte/i. Diritti, opportunità, accessibilità” è il titolo dell’incontro che si terrà sabato 2 maggio a Trento

"La montagna per tutte/i. Diritti, opportunità, accessibilità” è il titolo dell’incontro che si terrà sabato 2 maggio a Trento, a partire dalle 17 presso l'Aula magna della Fondazione Bruno Kessler e inserito nel programma del Trento Film Festival. L’incontro è organizzato dall’Uisp Trentino per riflettere su come la montagna possa diventare uno spazio di uguaglianza e di diritti, sarà inoltre l'occasione per firmare il protocollo che sancisce la collaborazione tra Uisp nazionale, Uisp Trentino e Trento Film Festival.
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“Con la firma di questo protocollo si formalizza un rapporto esistente da anni - afferma Tommaso Iori, presidente Uisp Trentino - che definisce la futura collaborazione pluriennale tra Uisp nazionale, Uisp Trento e Trento Film festival. L’Uisp e il festival condividono un’idea di montagna accessibile e aperta a tutti, e collaboreranno nei prossimi anni per integrare la programmazione del festival con contenuti di valore sociale, contaminando il mondo della montagna con quello dello sport di cittadinanza. Questa collaborazione ci permetterà, inoltre, di condividere e progettare insieme il lavoro, di anno in anno, iniziando già dalla fine dell’edizione 2015. Da molti anni c’è un rapporto di collaborazione informale tra Uisp e Film festival. Da quest’anno il rapporto diventa sinergico: le nostre due realtà condivideranno la scelta degli argomenti da approfondire che verranno messe al centro di progettazioni annuali. Questo protocollo è il frutto di un lavoro importante di costruzione di credibilità fatto dall'Uisp, che ci ha fatto identificare dall’organizzazione del festival come un partner importante con cui condividere un percorso”.


“In tanti anni il festival si è guadagnato un posto di primo piano a livello internazionale e si è evoluto, accogliendo al suo interno culture della montagna di altri paesi e questioni sociali, e noi su questo possiamo dare un contributo importante - conclude Iori - Infatti, quest’anno siamo presenti con il progetto Uisp Compagni di cordata che propone un superamento del concetto tradizionale di disabilità. Il prossimo anno Uisp e Festival del film affronteranno il rapporto tra comunità migranti e montagna”.

Alla tavola rotonda di sabato 2 maggio prenderà parte Santino Cannavò, presidente Lega montagna Uisp e responsabile del progetto Compagni di cordata: “Presenterò gli obiettivi e le intenzioni del nostro progetto, in particolare con un riferimento al nostro modo di intendere il rapporto con la montagna - dice Cannavò - l’integrazione delle abilità riesce a superare i grandi problemi. Ci siamo accorti durante il progetto che variando alcuni presupposti normalmente dati per scontati, cambiano anche gli equilibri tra disabilità e abilità in ciascuna persona. Le convenzioni sociali definiscono i limiti dello spazio fisico e mentale cui una persona viene riferita in collegamento alla sua abilità. Siamo noi che regolamentiamo inclusione ed esclusione, questo approccio ci ha impedito di esplorare i limiti dell’abilità: la costruzione di un modello di attività sportiva può prevedere l’integrazione di più capacità. Molte volte ci accorgiamo che le “super-abilità” nascono da un deficit delle abilità di base. Questo il nostro progetto lo esprime bene: un ipovedente riesce a vedere senza la vista, crea con gli altri sensi una sua mappa tattile presente nel rapporto tra lui e lo spazio quanto quella fornita a noi dalla vista. La sua mappa è un risultato che nasce dal contatto, dal movimento nello spazio, e lo aiuta a vedere l’ambiente nel quale si muove. Queste forme di esplorazione delle capacità del corpo sono una maniera nuova di vedere l’attività, se fossero coltivate fin da piccoli scopriremmo capacità sconosciute del corpo di risolvere problemi o limiti”.

“Il progetto Compagni di cordata - conclude Cannavò - ha mostrato chiaramente che soggetti definiti non abili superando determinate prove motorie e sportive in ambiente hanno affermato un grande senso del sé, soddisfazione, socializzazione, sono riusciti ad uscire dal loro involucro rideterminando il rapporto con gli altri: superare il limite fisico dà forza anche dal punto di vista psichico”.

La tavola rotonda sarà moderata dal giornalista Zenone Sovilla, interverranno Claudio Colpo, associazione “Montagna solidale”, Sara Foradori, Centro salute mentale CSM Trento “Stella polare”, Egidio Bonapace, Presidente Accademia della montagna), un referente del Collegio delle guide alpine e il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin. (E.F.)

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