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Progetto Next: l'Uisp in Europa per promuovere lo sport di prossimità

Si terrà sabato 26 giugno l’appuntamento formativo rivolto agli operatori che condurranno le attività. Gli interventi di F. Di Feo e R. Chiodo Karpinsky

Con l’allentamento delle restrizioni causate dalla pandemia si rimettono in moto anche le azioni legate ai progetti Uisp: sabato 26 giugno si parte con l’appuntamento formativo del progetto NEXT-Neighborhood Sport. Get healthy, get closer. Si tratta di un progetto europeo che, oltre all’Italia, coinvolge Danimarca, Croazia, Romania, Spagna e Germania. L’Uisp è capofila e intende condividere buone pratiche ed esperienze nel campo dello sport di prossimità, per contrastare più efficacemente la sedentarietà e promuovere il benessere nella popolazione.

“Il progetto, come tanti altri, ha subito dei rallentamenti dovuti alle difficoltà legate alla pandemia - racconta Francesca Di Feo, coordinatrice Uisp per il progetto - dopo la fase di ricerca e analisi dei contesti dei vari paesi coinvolti, abbiamo realizzato due strumenti importantissimi, che contengono le fondamenta e i punti cardine del nostro percorso. Le basi del nostro lavoro sono state razionalizzate ed esplicitate nel manifesto progettuale, che contiene i principi che ci muovono ma anche i requisiti per i partner esterni che vorranno contribuire all’implementazione e alla promozione delle azioni. La fase di ricerca, che è stata molto approfondita ed è durata molti mesi, ha dato vita al toolkit, che contiene le analisi di contesto e le buone pratiche di sport di prossimità già implementate nei Paesi partner e in particolare dall’Uisp, che su questo approccio è stata pioniera”.

A questo punto sta per partire la formazione vera e propria, che prevede un incontro a distanza per sabato 26 giugno e un altro, che si spera possa essere in presenza, in autunno. “Il progetto si basa sulla trasmissione e trasferibilità di una metodologia già implementata dall’Uisp - spiega Di Feo - sabato lavoreremo sul toolkit e lo uniremo ad aspetti pratici, partendo dalle esperienze dei Comitati Uisp, per trasmettere queste conoscenze alle persone che realizzeranno i test pilota delle attività di sport di prossimità, a partire dall’autunno. Alla formazione parteciperanno istruttori di tutti i paesi partner che poi organizzeranno le attività nei propri contesti e saranno monitorati dall’Università di Cassino, per arrivare alla stesura di una valutazione e un handbook sulla metodologia. L’obiettivo è rendere questo approccio trasferibile in tutti i contesti, per coinvolgere le persone sedentarie, in ogni fascia di età: l’importante è raggiungere le persone e proporre loro occasioni di sport vicino casa, eliminando l’ostacolo della distanza”.

Tra i formatori ci saranno Massimo Gasparetto, responsabile politiche per la promozione della salute Uisp e Michele Di Gioia, responsabile politiche per i beni comuni e periferie Uisp. Interverrà inoltre, Daniela Conti, responsabile politiche per l’interculturalità e la cooperazione. “La metodologia proposta con il progetto Next è assolutamente in linea con le strategie europee e dell’Oms per la promozione dell'attività fisica - aggiunge Raffaella Chiodo Karpinsky, ricercatrice per il progetto Next - l’obiettivo è il benessere e la salute delle persone e rappresenta un approccio molto attuale, capace di dare una risposta ad esigenze sociali e relazionali, anche in merito al lungo periodo di restrizioni che abbiamo vissuto. Nella giornata di sabato verranno descritte le attività Uisp sperimentate a Reggio Emilia, Sassari e Firenze, proponendo esempi concreti su come attivare le persone in ambienti di prossimità. A tutto questo si aggiungerà una parte legata alle strategie, perchè è necessario conoscere le precondizioni indispensabili per sviluppare azioni di questo tipo. Massimo Gasparetto illustrerà la strategia generale Uisp per la prevenzione e la promozione della salute in cui inserisce questa metodologia. Michele Di Gioia evidenzierà gli aspetti che riguardano i beni comuni e la loro tutela, perchè si tratta di azioni che vivono nel territorio: sviluppando attività mirate al benessere si acquisisce anche maggiore consapevolezza dell’importanza di curare gli spazi comuni. Daniela Conti entrerà nel merito di come questo approccio ha dovuto fare i conti con la pandemia: il grande sviluppo delle attività on line ha aperto nuove opportunità comunicative e relazionali, ma anche dato vita a possibili criticità, perchè la proposta Uisp è sempre attenta ai destinatari, alle persone che la dovranno praticare, quindi sono necessarie grande preparazione e conoscenza dei soggetti coinvolti”.
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