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Progetto SportPerTutti Uisp, il futuro passa da qui

Venerdì 16 dicembre si è svolto il il Brokerage Event a Bologna: ecco il resoconto dell’apertura e dei 3 panel

 

Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 16 dicembre il Brokerage Event del progetto Uisp “SportPerTutti”, un’occasione di confronto con stakeholder e partner di grande prestigio, per immaginare percorsi sempre più innovativi e coinvolgenti. I lavori sono stati suddivisi in due momenti: ad un primo ciclo di interventi sul ruolo dello sport nella promozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 hanno fatto seguito tre panel, ciascuno dedicato a un tema, con ospiti ogni volta diversi. L'incontro è stato aperto dagli interventi istituzionali di Matteo Lepore, sindaco di Bologna; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Claudio Barbaro, sottosegretario al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica; Antonella Baldino, presidente Ics-Istituto per il credito sportivo; Pierluigi Stefanini, presidente Asvis. (leggi l'articolo

Successivamente si sono svolti i tre panel specifici: “Opportunità di finanziamento per l’impiantistica sportiva”, “Transizione energetica: opportunità e soluzioni per l’impiantistica”; “La dimensione sportiva nei piani urbani di mobilità sostenibile”. Il primo panel è stato introdotto da Marco Celi, esperto in processi di innovazione e sviluppo e collaboratore Uisp, ed ha visto l’intervento di Massimo Giusti, presidente/amministratore delegato Sefea Impact SGR.

“La strategia Uisp per lo sviluppo indica di lavorare per trasformare i problemi in opportunità e su queste costruire iniziative, idee e progetti utili ad ottenere finanziamenti - ha detto Celi - che possono essere di derivazione pubblica e privata. Le società di gestione del risparmio sostenibile ed etico sono una nuova opportunità per gli Enti di terzo settore per essere supportati nella realizzazione delle proprie attività e iniziative anche da finanziatori privati”.

Massimiliano Giusti ha descritto gli obiettivi e il funzionamento di Sefea Impact SGR, società che lavora in questo settore di attività finanziaria. “Da quando siamo nati abbiamo deciso di fare solo gestione del risparmio attraverso la misurazione dell’impatto - ha raccontato Giusti - un’esperienza unica in Italia, partita dalla Fondazione con il Sud, che è il punto di riferimento per questo tipo di società. Abbiamo scritto nel nostro statuto che la maggioranza dei soci deve essere non profit e multi stakeholder, quindi senza scopo di lucro: la nostra intenzione non è creare benefici ai singoli ma alla collettività, attraverso un vero e misurabile impatto sociale e ambientale. Siamo gli unici in Italia e in Europa con queste caratteristiche. Il nostro lavoro è gestire il risparmio, quindi abbiamo creato un fondo per investimenti che abbiano, prima di tutto, un impatto sociale e ambientale. Interveniamo con soggetti di terzo settore che operano seguendo questi criteri, il nostro obiettivo è diventare un soggetto che cambia il paradigma nel sistema della finanza sostenibile. Abbiamo provato, infatti, che si può tenere insieme il territorio, portatore di esperienza, con la capacità di generare redditività”. 

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Il secondo panel è stato introdotto da Mauro Rozzi, responsabile dell’impiantistica sportiva Uisp, ed ha visto la partecipazione di Massimiliano Braghin e Giovanni Cutini, rispettivamente CEO e responsabile area sviluppo della società Infinityhub Spa Benefit, di cui entrambi sono anche soci fondatori. L'impresa si occupa infatti di progettazione e finanziamento innovativo di opere di riqualificazione di impianti in un'ottica di transizione energetica.

“Per anni la Uisp ha seguito l’ambito gestionale degli impianti sortivi, immaginando che questi contenitori fossero il luogo prediletto dove provare a costruire le politiche sportive - ha detto Rozzi introducendo gli ospiti - ora il momento è delicato, l’emergenza energetica ha messo in difficoltà proprio l’ambito dell’impiantistica sportiva. Oggi vogliamo ragionare insieme su una trasformazione in corso, energetica, ma anche più ampia”.

Massimiliano Braghin ha illustrato il business model con cui Infinityhub Spa Benefit ha realizzato la riqualificazione di diversi impianti, basata su due principi: un modello collaborativo di finanziamento dal basso (equity crowd funding) e una progettazione basata sulla sinergia delle diverse parti, secondo un’idea di circolarità, che vede, ad esempio, la partecipazione degli stessi fornitori di energia al progetto di riqualificazione energetica di un impianto. "Il nostro mercato più interessante è proprio il terzo settore, in cui la volontà di aiutarsi e creare connessioni è alla base: la maggior parte delle società del terzo settore sono cooperative, pertanto si condivide sia capitale sociale che umano - spiega Braghin - abbiamo moltiplicato dividendo, più aprivamo il capitale sociale con questa modalità e più si attivava la moltiplicazione. Creiamo alleanze, per noi è interessante tanto lo sportivo che beneficia dell’impianto quanto l’amministratore delegato della società sportiva, ed è questo che crea la relazione”.

Nell'intervento successivo, Giovanni Cutini ha portato come esempio di quanto spiegato dal collega il progetto di riqualificazione del Pala Yamamay di Busto Arsizio, il palazzetto dello sport ospitante la squadra locale di pallavolo femminile, che milita in serie A1. Il progetto ha coinvolto la società sportive assieme ai tifosi stessi e la riqualificazione ha puntato a rendere l’impianto in grado di produrre energia, secondo il modello della comunità energetica: “Si tratta di sviluppare anche processi educativi sul territorio. L'educazione sportiva si sposa perfettamente con l’educazione ambientale, e questo accade quando dai nostri impianti facciamo vedere che risparmiamo e che addirittura autoproduciamo energia senza più bruciare nulla”, ha detto Cutini. 

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Il terzo panel è stato introdotto da Francesco Turrà, responsabile delle politiche ambientali Uisp, con la partecipazione di Daniele Mirani, presidente Simurg RicercheFrancesco Moledda, project manager di Fondazione Unipolis e Matteo Ruggeri, assessore allo Sport del Comune di Casalecchio. 

Gli impianti sportivi sono attrattori di mobilità perchè richiamano un pubblico che si sposta per raggiungerli, e il progetto SportPerTutti vuole sperimentare e promuovere pratiche alternative per questi spostamenti - spiega Turrà, riferendosi all’azione del progetto Uisp4sustainability, che comprende la sperimentazione su tre impianti a Bari, Bologna e Roma - Oltre a rappresentare un concreto impegno nel declinare il ruolo dello sport nei piani di mobilità sostenibile, il progetto può fornire alle comunità risorse per organizzare dal basso le risposte alle proprie esigenze in questo ambito”.

Uisp4sustainability prevede diverse azioni per promuovere mobilità sostenibile casa-impianti sportivi nel Comune di Casalecchio di Reno, con la Polisportiva Masi. Matteo Ruggeri ha voluto sottolineare come tali azioni si possano integrare perfettamente con il territorio locale, facendo riferimento alla Cittadella dello Sport di Casalecchio: “Il 54% degli intervistati che frequentano la Cittadella vivono entro 5 km di distanza, mentre se si passa a 10 km si arriva al 74% - dice Ruggeri, riferendosi alle ricerche effettuate, commissionate da Uisp per il progetto - nei piani urbanistici di medio periodo abbiamo dunque delle ciclabili che favoriscano questa mobilità, alcune esistono già, altre necessitano di rinnovamento o integrazione. Credo dunque che il progetto dell'Uisp possa contribuire a sensibilizzare su questo tema”.

Daniele Mirani, ha esposto i risultati delle ricerche che Simurg ha svolto per conto dell'Uisp sui “Piani di spostamento casa-sport”, previsti all’interno dell’azione Uisp4sustainability, sottolineando l’assoluta innovazione di questo tipo di pianificazione ed evidenziando i vantaggi degli interventi previsti. “La mobilità verso i centri sportivi è una parte importantissima della mobilità dei Comuni, ma bisogna che le politiche che la riguardano rientrino nelle pianificazioni comunali di mobilità sostenibili - spiega Mirani - inoltre, ci sono dei vantaggi concreti oltre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico: benefici in termini di sicurezza per i quartieri che ospitano gli impianti, riduzione della congestione stradale, ma anche dei tempi di trasporto”.

Con il suo intervento, Francesco Moledda ha presentato il progetto di Unipolis “Mob - movimento in rivoluzione”, un intervento che mira a coinvolgere ragazzi e ragazze che praticano sport nello studio ed elaborazione di progetti di mobilità sostenibile nel loro territorio, oltre alla messa in pratica di comportamenti virtuosi in tal senso. “Cerchiamo di declinare insieme i concetti di sicurezza stradale e mobilità sostenibile. Solitamente incontriamo i ragazzi a scuola, ma con questo progetto cerchiamo di andare nei luoghi extrascolastici, dove i ragazzi vivono il loro tempo libero, in un contesto di partecipazione volontaria, e lo sport caratterizza una buona fetta del loro tempo libero. Speriamo che anche l'Uisp aderisca a questo progetto”, ha detto Moledda.

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Un ciclo di interventi ha anticipato i 3 panel del tardo pomeriggio, aperto da Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, che ha introdotto il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il quale ha ricordato con affetto Sinisa Mihajlovic, scomparso dopo una lunga malattia: “Lavoriamo alla promozione della cittadinanza attraverso lo sport, a partire dallo ius soli: a Bologna i ragazzi e le ragazze che arrivano o nascono qui sono bolognesi dal primo giorno. E’ necessario rafforzare i legami di solidarietà e responsabilità sociale, di piena cittadinanza, ancora di più dopo la pandemia".

"Occorre riconoscere che lo sport ha una piena dimensione sociale ed economica. E’ necessario un salto di qualità complessivo, lo dobbiamo a ragazzi, famiglie e a chi lavora nel mondo dello sport. Siamo molto interessati al dialogo con l'Uisp e con le istituzioni, è importante che lo sport per tutti sia sostenuto, perchè non va dato per scontato che sia un diritto per tutti, e tramite lo sport possiamo trasmettere ai giovani il messaggio che la vita non è solo competizione o produttività. Il lavoro da fare nelle comunità è enorme, lo sport ha una grande responsabilità e può giocare un ruolo importante”.

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Claudio Barbaro, sottosegretario al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha evidenziato che lo sport ha una stretta attinenza con tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, perchè la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica e chiama in causa le nostre comunità nel complesso. “Il nostro paese è in forte ritardo sull’Agenda 2030 dell’Onu - ha detto il sottosegretario Barbaro - non si è avviato il necessario cambiamento culturale e dei comportamenti individuali. Quindi anche il tema della sostenibilità in campo sportivo rischia di rimanere un discorso di facciata se non viene assunto dalle istituzioni sportive e politiche. Il ministero dell'Ambiente è pronto a fare la sua parte, per questo ho chiesto la delega sulla sostenibilità in ambito sportivo, per poter contare su un preciso ancoraggio istituzionale. Si tratta di una novità sostanziale, non solo formale, perchè l’unica materia in campo ambientale per la quale non sono stati sviluppati finora i criteri minimi di riferimento è proprio lo sport. Per il futuro contiamo di avere a disposizione mezzi e risorse di carattere finanziario per promuovere l’educazione ambientale e lavorare alla sostenibilità degli impianti sportivi”.

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Antonella Baldino, presidente Ics-Istituto per il Credito Sportivo, ha ricordato che il progetto Uisp intercetta tre assi comuni anche a Ics: sostenibilità, impatto, importanza delle partnership. “Condivido l’approccio che proponete con questo evento: “sfide, opportunità e soluzioni” - ha detto Baldino - andare dalla teoria alla pratica serve a sottolineare la  rilevanza della transizione di settori strategici come lo sport e la rigenerazione urbana, dove dare concretezza ai principi è un imperativo per tutti. In questi ultimi anni l'Ics ha compiuto passi significativi verso un approccio sostenibile, sviluppando il proprio piano di sostenibilità in parallelo al piano industriale, con l'obiettivo di supportare il Paese in un processo di crescita inclusiva, equa e duratura. Il necessario cambiamento di paradigma richiede grande collaborazione tra tutti i protagonisti e gli stakeholder e maggiore attenzione all’impatto degli interventi: un approccio più reale e concreto collega gli obiettivi storici dell'Istituto con le sfide più innovative del presente e del futuro. Se guardiamo al ritorno sociale degli investimenti c’è ampio spazio per lo sviluppo di iniziative condivise che siano efficaci e di comune interesse”.

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L’Asvis-Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile era al tavolo del Brokerage Event con il suo presidente, Pierluigi Stefanini, che ha ricordato la necessità di accelerare l’impegno, ma anche le azioni e gli investimenti, per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. “Gli shock vissuti in questi anni sono stati tremendi, servirà tempo e sforzo comune per recuperare - ha detto Stefanini - L’Agenda 2030 è uno strumento per cambiare, per evolvere: l’attuale modello di sviluppo economico è insostenibile, sul terreno ambientale, sociale ma anche su quello economico, siamo nel secolo della stagnazione. Dobbiamo mettere in moto un processo profondo di cambiamento che affermi in modo convincente che l’economia è al servizio delle persone e del pianeta, non il contrario, come sta accadendo in questa fase. Si tratta di un rovesciamento di prospettiva che coinvolge tutti".

"L’Agenda 2030 è vicina alle caratteristiche e ai valori dell’attività sportiva - prosegue Stefanini - partecipazione, approccio universale, visione integrata, sono elementi che vi appartengono, quindi dobbiamo fare ogni sforzo perchè il potenziale che lo sport può mettere in campo per promuovere questi processi di benessere, si possa esprimere. Dobbiamo uscire da una visione settoriale, perchè le diverse componenti della società, tutte insieme, devono concorrere al benessere integrato dei cittadini: da quella sportiva a quella educativa, da quella ambientale a quella alimentare. Rileggere anche la dimensione sportiva in questa chiave, ci fornisce lo spessore e il valore fondamentali per costruire un futuro sostenibile”. 

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La prima parte del Brokerage Event è stata chiusa dal presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce (GUARDA IL VIDEO): “L’Uisp ha colto oneri e onori della riforma legislativa del terzo settore, pensando di portare in dote un patrimonio collettivo di esperienze legato al territorio e alla nostra comunità, con lo sguardo verso la dimensione europea dello sport sociale. E’ stato un percorso lungo e importante, portato avanti con il Forum nazionale del terzo settore e con il CESE-Comitato economico sociale europeo, che ci ha condotti a rendere più incisiva la politica comunitaria sui temi dello sport. Tutti i giorni portiamo avanti sul territorio un lavoro che ci vede al fianco dell’Ics e dell’Asvis, anche attraverso l’impegno sui valori della trasparenza e del rispetto delle regole che affermiamo in tutte le sedi. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, parla spesso di condivisione di metrica e vocabolario. In questi anni abbiamo molto apprezzato che l’Ics abbia sostenuto il territorio e l’associazionismo sportivo".

"Con questo incontro abbiamo aperto un weekend importante per l’Uisp - ha detto Pesce - domani avremo il Consiglio nazionale qui a Bologna, durante il quale presenteremo il bilancio di esercizio e il bilancio sociale, un lavoro importante condotto insieme alla Scuola Sant’Anna di Pisa e che portiamo avanti in stretto collegamento con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Rendere le città inclusive, assicurare la salute a tutte e tutti, combattere il cambiamento climatico: queste sono le priorità. L'Uisp mette a disposizione di questi obiettivi una consolidata rete associativa, sentendo forte la responsabilità delle attività di interesse generale. In questo modo interpretiamo la nostra funzione sociale di corpo intermedio del nostro Paese”. (A cura di E.F., I.M, L.B.)


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