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"Il CalciaStorie" a Palermo: studenti contro le discriminazioni

Calciastorie PalermoIl progetto nazionale "Il CalciaStorie", lanciato da Lega Serie A e Uisp per diffondere tra i giovani la cultura dell'integrazione e della tolleranza attraverso il calcio, stamattina ha fatto tappa al Liceo Scientifico "Cannizzaro" di Palermo.

All’incontro, che ha coinvolto 200 studenti del Liceo, hanno partecipato anche due calciatori del Palermo Calcio, il terzino Achraf Lazaar e il portiere Samir Ujkani, il team manager Alessio Cracolici e il segretario del settore giovanile Lorenzo Farris.

"Sono in Italia da quando son piccolo, sono ormai undici anni che sono qui - racconta Lazaar - Conoscere nuove culture è bello, nel calcio conta essere uniti, accogliere chi arriva da fuori, la diversità non è un problema. È uno sport che aiuta a crescere, che insegna i valori dell'educazione. Quando sono arrivato mi sono iscritto all'oratorio perché non conoscevo una parola, sono stati i ragazzi a insegnarmi l'italiano. Ho tanti amici italiani - prosegue Lazaar - Sono venuto qui con la speranza di diventare qualcuno. Esperienze di razzismo non ne ho vissute, sono in Italia da tanto tempo, conosco sia la cultura italiana sia quella marocchina e mi sono sempre sentito accolto. Sono stato fortunato".

"Quando entri in campo - interviene Ujkani - conta solo la squadra, non certo da quale nazione provieni. Interessa solo il risultato. Fuori dal campo invece hai l'opportunità bellissima di imparare tante cose nuove. Il calcio è uguale in tutto il mondo, quando entri in campo l'unico obiettivo è fare bene. Siamo tutti uguali, bisogna rispettare tutti. Io sono kosovaro, sono scappato dalla mia terra a causa della guerra, sono andato a vivere in Belgio e poi il Palermo mi ha visto giocare e mi ha comprato. So bene cosa vuole dire cambiare paese e integrarsi in una nuova mentalità conservando al tempo stesso la tua identità. Era il mio sogno vivere in Italia e imparare la lingua. La prima cosa che mi ha colpito è stata il cibo. Spostarsi in continuazione, anche per le trasferte, permette di conoscere cose nuove, però c'è un aspetto negativo, ossia dover lasciare sempre alle spalle la propria famiglia, non essere mai a casa".

"Nel Palermo ci sono 14 nazionalità diverse – ha dichiarato il team manager Alessio Cracolici - e non è retorica dire che il nostro spogliatoio sia simbolo di grande integrazione, un vero esempio. Siamo felici di parlare ai ragazzi di come il calcio possa testimoniare l'importanza della lotta contro il razzismo".

"L'obiettivo di questo progetto – ha spiegato Fabio Santoro, direttore marketing e diritti audiovisivi Lega Serie A – è raccogliere storie e raccontare modelli positivi per combattere ogni forma di discriminazione razziale, culturale, di genere e religiosa”.

All'incontro con gli studenti del Liceo hanno partecipato anche Daniela Conti, responsabile nazionale del progetto, Salvo Di Bella, Presidente Uisp Palermo, Sonia Aalai, referente palermitana del progetto, Annamaria Catalano, Preside del Liceo, Cesare Lapiana, assessore comunale allo Sport, Rosario Filoramo, consigliere comunale del Pd. Durante l'incontro è stato proiettato il video realizzato da Sky Sport con Federico Buffa, tratto dal libro di Matteo Marani "Dallo Scudetto ad Auschwitz", che racconta la storia di Arpad Weisz, allenatore ungherese di origini ebraiche che, dopo la promulgazione delle leggi razziali, fu costretto a fuggire prima a Parigi e poi nei Paesi Bassi. Da lì, dopo l'occupazione nazista, venne deportato ad Auschwitz, dove morì con i familiari nel 1944.

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