Progetti

Integrazione e sport, "Il CalciaStorie" presentato a Empoli

Il progetto nazionale “Il CalciaStorie, promosso da Lega Serie A e Uisp per diffondere tra i giovani la cultura dell’integrazione e della tolleranza attraverso il calcio, questa mattina è stato presentato a Empoli. Protagonisti i ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale “Enrico Fermi” e i calciatori dell’Empoli F.C., Elseid Hysaj e Daniele Rugani.

All’iniziativa hanno partecipato anche: Fabio Santoro, Direttore Marketing e Diritti Audiovisivi Lega Serie A, Daniela Conti, responsabile nazionale del progetto, Alessandro Scali, Presidente Uisp Empoli, Manuela Marconcini e Giorgia Badalassi, coordinatrici locali del progetto.

Elseid Hysaj, difensore dell’Empoli F.C., è partito dalla sua esperienza personale per parlare ai ragazzi: “Mio padre è arrivato in Italia negli anni ‘90 dall’Albania, probabilmente su un gommone come tanti altri. Io sono arrivato qui a 15 anni per fare il provino con la Fiorentina. Poi sono arrivato all'Empoli e ne sono felice. Avevo paura perché non capivo la lingua e quando mi parlavano pensavo mi stessero insultando, poi ho capito che non era così”.

 “La correttezza in campo ti viene trasmessa dalla famiglia e dalla scuola – ha dichiarato Daniele Rugani, difensore dell’Empoli F.C. -. Quest'anno ad Empoli non ho assistito ad episodi di razzismo da parte delle tifoserie, però in campo qualche parola scorretta capita di sentirla”.

Fabio Santoro, Direttore Marketing e Diritti Audiovisivi Lega Serie A, ha spiegato il significato del progetto “Il CalciaStorie”: “Con questo progetto stiamo facendo il giro delle scuole d’Italia a fianco della Uisp. Tutti noi vorremmo che storie positive come quelle che abbiamo ascoltato qui ad Empoli venissero raccontate di più. Il calcio è uno splendido esempio di integrazione, ma è importante provare sempre a fare di più, imparando dal passato per migliorare il futuro”.

“Questo progetto ci insegna l'importanza della memoria attraverso il calcio – ha detto Daniela Conti, responsabile nazionale de “Il CalciaStorie” -. Le notizie che arrivano in questi giorni non sono meno gravi, con centinaia di persone che muoiono in mare mentre sono alla ricerca di un futuro migliore. Bisogna saper imparare da ciò che ci succede intorno, senza girarsi dall’altra parte”.

Uno spunto prezioso per i ragazzi coinvolti nel progetto "Il CalciaStorie" è arrivato da Matteo Marani, Direttore del Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo Scudetto ad Auschwitz”. Il testo racconta la vicenda sportiva e umana di Árpád Weisz, allenatore ungherese di origini ebraiche, vincitore di due scudetti con il Bologna, morto nel campo di concentramento nel 1944. “Se quello che vi ho raccontato è successo al più forte allenatore dell'epoca, significa che può accadere a chiunque e in qualsiasi momento. Bisogna stare attenti anche agli episodi di razzismo e alle battute a cui assistiamo, senza stancarsi di condannarli, difendendo chi ne è vittima”.

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