Hanno preso il via gli incontri che coinvolgono le politiche internazionali Uisp nel lancio di alcuni nuovi progetti in partenza in questi mesi. Dal 7 al 9 febbraio si è tenuta ad Anversa, in Belgio, la prima riunione relativa al progetto Erasmus + Prisoners' Active Citizenship (PAC), partito a dicembre 2017. Coordinatore del progetto, di cui l’Uisp è partner, è l’associazione belga De Rode Antraciet e il progetto è incentrato sul tema carcere.
“Il progetto svilupperà le linee guida e una guida metodologica per la promozione di cittadinanza attiva anche all’interno degli istituti penitenziari, puntando a migliorare la qualità della vita dei detenuti – spiega Daniela Conti, dirigente Uisp relazioni internazionali- Saranno presentate una serie di buone pratiche anche relative alle attività sportive. I nostri partner, infatti, sono organizzazioni non profit che lavorano in carcere utilizzando sia lo sport che la cultura per il reinserimento sociale delle persone in carcere. L’incontro di Anversa è stata l’occasione per condividere un linguaggio comune e la metodologia di lavoro che accompagnerà tutto il progetto, ci siamo confrontati sulle diverse attività, politiche e culture del lavoro all’interno delle carceri. Abbiamo avuto anche l’opportunità di visitare il carcere di Beveren, un complesso molto moderno e all’avanguardia, al cui interno ci sono una palestra multidisciplinare e diverse piccole aree sportive, il governo federale fiammingo infatti prevede per obbligo di legge due ore di sport a settimana”.
Il prossimo appuntamento in programma di Prisoners' Active Citizenship si terrà dal 30 maggio al 1 giugno in Croazia.
Qual è il ruolo dello sport e della società civile nelle relazioni internazionali? Intorno a questa domanda ruota il nuovo progetto Grassroots Sport Diplomacy, di cui Uisp è partner e che ha preso il via a Copenhagen, con il primo incontro svolto dal 5 al 7 febbraio. "Il progetto Grassroots Sport Diplomacy - Diplomazia dello sport di base, guidato dall'ISCA-International sport and culture association e di cui l'Uisp è il partner italiano – spiega Raffaella Chiodo Karpinsky, coordinatrice del progetto per l'Uisp - ha l'obiettivo di creare attività ed azioni affinchè lo sport di base riesca ad assumere un ruolo rilevante nell'agenda politica dei vari governi, a tutti i livelli. Il progetto, che avrà una durata di due anni, nasce da una proposta della Commissione Europea che crede nella capacità dello sport come strumento efficace di diplomazia e dunque intende investire con convinzione nella promozione di relazioni tra i cittadini europei e dei paesi terzi”.
Il progetto avrà una parte dedicata all’analisi e alla ricerca sulla definizione e significato della Grassrots Sport Diplomacy per dotare i partner del progetto di strumenti utili ad evidenziare il senso e le ragioni della sua efficacia nei tentativi di costruire il dialogo tra le persone e i popoli.
Per approfondire leggi l’articolo integrale di Raffaella Chiodo Karpinsky
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